© Helvetas Swiss Intercooperation
Berna - 02 giugno 2016

La ragione invece di risparmi illusori

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Il Consiglio nazionale rinuncia a tagli troppo drastici nella cooperazione allo sviluppo. Ma le spese di sviluppo della Svizzera sono ridotte, da un po’ più di 0.5% del reddito nazionale lordo, allo 0.48%. Domande per deviare l’aiuto allo sviluppo dal suo obiettivo a favore della politica d’asilo non hanno trovato maggioranza nella votazione odierna.

Comunicato stampa dell'organizzazione di sviluppo Alliance Sud, sostenuta da Helvetas ed altre grandi organizzazioni umanitarie svizzere. 

Il Consiglio nazionale ha trattato oggi, quale primo consiglio, il messaggio e i crediti-quadro della cooperazione internazionale della Svizzera per il 2017 – 2020. Varie domande di aumento, ma anche di diminuzione delle spese di sviluppo, sono state discusse. Per Alliance Sud, la comunità di lavoro di politica di sviluppo delle associazioni di cooperazione allo sviluppo svizzere, la ragione ha finito per imporsi. Le proposte drastiche di riduzione dell’UDC e PLR avrebbero causato la soppressione di numerosi progetti svizzeri di sviluppo comprovati.
 
E’ un peccato che il Consiglio nazionale non abbia potuto imporsi per continuare a devolvere lo 0.5% del reddito nazionale lordo (RNL) alla cooperazione internazionale. Invece, ha seguito la proposta del Consiglio federale di appoggiare d’ora in poi i paesi più poveri e le loro popolazioni solo con lo 0.48% del RNL. In varie conferenze internazionali, la Svizzera ha promesso più volte di consacrare lo 0.7%. Questo andrebbe anche nella direzione auspicata dai cittadini svizzeri: in queste ultime settimane, più di 36’000 persone hanno firmato un appello (Appello contro la fame e la povertà) sostenuto da più di 75 organizzazioni.
 
Il Consiglio nazionale ha discusso oggi varie domande di rinvio. Non avevano nessuna chance perchè il Consiglio federale avrebbe dovuto presentare, in un intervallo cortissimo, una strategia comple­tamente nuova per la cooperazione allo sviluppo della Svizzera. Una domanda di limitare la coopera­zione allo sviluppo e l’aiuto umanitario ai paesi che accettano di concludere partenariati migratori e accordi di riammissione con la Svizzera è stata rifiutata di poco. Invece il Consiglio nazionale ha accet­tato una proposta d’integrare laddove è possibile gli elementi della politica migratoria nei programmi e nei progetti della cooperazione allo sviluppo.
 
In realtà, la cooperazione allo sviluppo della Svizzera contribuisce già oggi a creare nuove prospettive nei paesi più poveri e nelle zone di conflitto. Aiuta così anche a diminuire la pressione migratoria in questi paesi e ad impedire ai giovani di cadere nella violenza. Ma la cooperazione allo sviluppo non deve essere usata come mezzo di pressione politica per imporre contro-esigenze in materia di migra­zioni. Alliance Sud si rallegra quindi della rinuncia del Consiglio nazionale a questo spostamento di fondi.

Per ulteriori informazioni:
Mark Herkenrath, Direttore di Alliance Sud, 078 699 58 66;  mark.herkenrath@alliancesud.ch
Matthias Herfeldt, Responsabile della comunicazione, addetto stampa di Helvetas, 044 368 65 48; matthias.herfeldt@helvetas.org