© Helvetas Swiss Intercooperation
Zürich - 27 giugno 2016

Helvetas accompagna le migranti e i migranti – nel Sud

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I rifugiati in Europa – il tema domina il dibattito sui media e nella politica. La maggior parte dei flussi migratori avviene però all’interno o tra paesi del Sud. Di migrazione e sviluppo hanno discusso ieri il Direttore di Helvetas Melchior Lengsfeld, la Consigliera nazionale PLR Doris Fiala e Markus Reisle della DSC.

L’organizzazione di sviluppo Helvetas offre consulenza alle persone nei paesi in sviluppo che hanno deciso di migrare all’estero per lavoro. Come ad esempio i giovani uomini e donne dello Sri Lanka o del Nepal, che per mancanza di prospettive cercano lavoro nei paesi del Golfo o in Malesia. Helvetas protegge i migranti e le migranti dallo sfruttamento e si impegna affinché utilizzino il proprio reddito in modo sensato, ad esempio con l’avvio di una propria attività condotta dai familiari rimasti a casa. Helvetas sostiene anche il ritorno dei migranti dalla Svizzera ai paesi d’origine. «Ai kosovari che in Svizzera hanno appreso una professione e ora desiderano tornare in patria, offriamo consulenza e corsi di formazione che permettano loro di fondare delle aziende e creare così posti di lavoro» spiega Melchior Lengsfeld, Direttore di Helvetas durante il dibattito pubblico “Migrazione – rischio o opportunità di sviluppo?”, che ha avuto luogo il 24 giugno a Olten in concomitanza con l‘Assemblea generale di Helvetas. Markus Reisle, Capo del programma globale migrazione e sviluppo della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), ha ricordato che anche le svizzere e gli svizzeri in passato sono emigrati per motivi economici: «Nel 19o secolo le autorità comunali promossero l’emigrazione, liberandosi soprattutto dei poveri e dei malati con un biglietto di sola andata verso l’Australia e l’America». La Consigliera nazionale PLR Doris Fiala ha infine notato che: «Il 90% delle migrazioni avviene a livello regionale. La maggioranza dei rifugiati siriani ad esempio rimane all’interno dei propri confini, mentre una quota minoritaria viene ospitata soprattutto nei paesi limitrofi. Solo una minima parte viene da noi in Svizzera – perciò parlare di un “problema rifugiati” significa dire una falsità».
 
Asilo – da non confondere con la politica di sviluppo
Il Presidente di Helvetas Elmar Ledergerber ha messo in guardia contro il tentativo dei circoli borghesi di utilizzare la cooperazione allo sviluppo come freno alla migrazione. «Quando associamo l’asilo alla politica dello sviluppo mettiamo a rischio la nostra tradizione umanitaria, poiché l’obiettivo della cooperazione allo sviluppo non è quello di bloccare la migrazione, bensì quello di permettere ai più poveri una vita migliore».
 
 
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Rodolfo Penne, Partenariato progetti: tel. 091 820 09 08;  rodolfo.penne@helvetas.org