© Sandra Sebastian / fairpicture

Comuni forti necessitano di donne forti

© Sandra Sebastian / fairpicture

La società guatemalteca è permeata di machismo, in particolare nelle comunità indigene, dove le donne sono discriminate in tutti gli ambiti della vita: l’82 per cento deve chiedere il permesso al marito per uscire di casa, il 67 per cento non può disporre del proprio denaro. Per il solo fatto di essere nate femmine e indios, non hanno alcun peso economico, e sono loro preclusi l’accesso all’istruzione e a servizi sanitari o di altro tipo, così come la possibilità di guadagnare. Sono ridotte al loro tradizionale ruolo domestico con carichi di lavoro pesantissimi e la minaccia costante della violenza. Quando si rivolgono alle autorità non vengono ascoltate, non hanno alcun diritto alla terra e, benché secondo la Costituzione del paese godano degli stessi diritti degli uomini, sono escluse dalla vita politica, con solo l’1,5 per cento di rappresentanza nei consigli comunali. Dato che non partecipano ai processi decisionali e di pianificazione, le loro esigenze sono sistematicamente ignorate.

Con il vostro sostegno, in Guatemala Helvetas rafforza le donne perché conoscano i loro diritti e possano far sentire la loro voce.

Il progetto K’emenik si rivolge direttamente alle donne con la costituzione di gruppi femminili e con corsi volti a sviluppare l’autostima, la fiducia in sé stesse, le abilità negoziali e le capacità di conduzione affinché i loro interessi siano meglio rappresentati, e chiede alle autorità di considerare maggiormente le questioni femminili. Concretamente, nei corsi si insegna come pianificare, finanziare e consegnare un’iniziativa, mentre gli organi politici vengono responsabilizzati sul loro ruolo nell’attuazione. In questo modo, le donne scoprono che possono influire sui processi decisionali. Una maggiore partecipazione femminile presuppone la rinuncia da parte degli uomini a una parte del loro potere. Il progetto coinvolge quindi insegnanti, artisti e tradizionali guide indigene affinché fungano da esempio e chiedano pubblicamente un ripensamento dei rapporti di genere. Con rappresentazioni teatrali, murales, servizi radiofonici, pubblicazioni nei media sociali, telenovele nelle emittenti locali e progetti scolastici, inoltre, vengono messi in discussione stereotipi e norme sociali, e mostrate alternative.